Con sentenza n. 5612/11, resa in un procedimento da me patrocinato, il Tribunale di Milano, preso atto della sentenza n. 293/11 della Corte costituzionale, ha condannato il Ministero della salute a rivalutare per intero i ratei dell’indennizzo, inclusa la quota determinata con riferimento all’indennità integrativa speciale.
La causa presenta delle peculiarità che mi pare utile evidenziare.
La cliente aveva infatti già ottenuto il riconoscimento del diritto alla rivalutazione integrale con sentenza passata in giudicato: tale pronuncia, in particolare, aveva condannato il Ministero a corrispondere alla cliente gli arretrati maturati fino al 30 aprile 2008.
Al momento del pagamento il Ministero aveva invece saldato tutti gli arretrati maturati fino al 30 novembre 2009, liquidando quindi anche importi ulteriori a quelli oggetto della sentenza.
Sul presupposto dell’avvenuto passaggio in giudicato della sentenza, giudicato che pacificamente si estende anche al’accertamento del diritto alla rivalutazione integrale, avevo chiesto al Tribunale:
1) in via principale, previa dichiarazione dell’illegittimità dell’art. 11 co. 13 del d.l. 78/2010 per contrasto con la Costituzione, la Carta dei diritti dell’Unione europea e la CEDU, la rivalutazione di tutti i ratei maturati dall’1 dicembre 2009 in poi;
2) in subordine, la rivalutazione di tutti i ratei maturati dall’1 dicembre 2009 al 31 maggio 2010 (data di entrata in vigore della norma di interpretazione autentica che aveva escluso la rivalutazione integrale, norma che peraltro, in presenza di un giudicato, può avere effetto solo a partire da tale momento) nonché il mantenimento, per i bimestri successivi, del rateo che la cliente avrebbe dovuto percepire se il Ministero avesse eseguito correttamente la sentenza (importo pari a circa 1.400,00 euro).
Come ho anticipato il Tribunale, preso atto della recente pronuncia della Consulta nonché del diritto già riconosciuto alla cliente con sentenza non più contestabile, ha condannato il Ministero a rivalutare tutti i ratei maturati successivamente al pagamento precedente.
Ho in corso altre cause analoghe avanti al Tribunale di Milano: non mancherò di darne notizia via via che verranno depositate le relative sentenze.
Alberto Cappellaro