Risarcimento: per Milano Ministero responsabile nel 1975


Con sentenza n. 507 del 31 gennaio 2012, segnalatami dal Collega Dario Cutaia, la Corte di appello di Milano ha smentito ancora una volta la tesi ministeriale volta a negare qualsiasi diritto risarcitorio a coloro (o, come nel caso di specie, agli eredi di coloro) che sono stati contagiati prima del 1978.

La trasfusione che aveva dato origine alla domanda risarcitoria era infatti del 1975.

Questa pronuncia è molto importante perchè richiama esplicitamente, in stretta correlazione con la sentenza 581/08 delle sezioni unite, la sentenza 17685/11 della terza sezione civile: pronuncia cui la corte di appello fa ampio riferimento, inclusa la parte nella quale si legge come sia “patrimonio ormai acquisito di come fosse già ben noto, alla fine degli anni sessanta-inizi anni settanta, il rischio di trasmissione di epatite virale … e che già da tale epoca esistevano obblighi normativi” che imponevano al Ministero di controllare che il sangue fosse esente da virus, a partire, quanto meno, dall’entrata in vigore della legge 592/67.

La probabile intenzione del Ministero di escludere dalle transazioni coloro che sono stati contagiati prima del 1978 pare quindi sempre meno comprensibile (oltre che giuridicamente del tutto infondata).

 

Alberto Cappellaro