Numerosi clienti lombardi mi stanno comunicando, in questi giorni, di aver ricevuto dalla propria asl un bonifico di € 3.116,70 (la cifra potrebbe variare di qualche decimale a seconda della asl di appartenenza) ovvero una raccomandata con la quale si anticipa il prossimo pagamento di tale importo.
Questo versamento viene o verrà effettuato a titolo di arretrati di rivalutazione per il periodo 1 giugno 2010 – 31 dicembre 2011.
Preciso che la cifra sopra indicata, per il predetto periodo ed applicando le ultime tabelle del Ministero della salute, è corretta.
Questo però non significa che siano stati effettivamente saldati tutti gli arretrati dovuti.
Occorre infatti ricordare che quasi tutte le asl lombarde corrisposero, per il bimestre maggio-giugno 2010 (e cioè quello liquidato tra fine giugno e la prima metà di luglio dello stesso anno), circa 300 euro in meno rispetto a quello precedente.
Poiché con la rivalutazione integrale il bimestre allora aumentava di circa 300 euro, questo significa che la decurtazione sopra descritta ha colpito l’intero bimestre maggio-giugno 2010, mentre invece avrebbe dovuto essere effettuata solo con riferimento al mese di giugno e quindi le asl avrebbero dovuto versare 150 euro in meno, e non 300.
L’art. 11 co. 13 del decreto legge 78/2010, disposizione in base alla quale è stata operata la decurtazione sopra descritta, è infatti una norma interpretativa e come tale non è reatroattiva: questo significa che la decurtazione (che comunque era illegittima, per ragioni che è oggi superfluo approfondire) andava fatta esclusivamente a decorrere dall’entrata in vigore della norma e quindi solo dal 31 maggio 2010 in poi.
Ne consegue che l’eventuale bonifico di circa 3.117 euro sopra indicato, coprendo il periodo dall’1 giugno 2010 al 31 dicembre 2011, lascerebbe fuori i circa 150 euro di cui le asl, all’epoca, si appropriarono indebitamente.
Invito pertanto tutti, inclusi i clienti dello studio, a verificare se tale somma sia stata loro restituita nei bimestri successivi, uno dei quali dovrebbe ovviamente essere di importo superiore al normale e, in caso contrario, ad informare immediatamente il proprio legale affinché assuma ogni opportuna iniziativa.
Alberto Cappellaro