Lo Stato Italiano non ha impugnato nei termini la sentenza della Corte dei diritti dell’uomo di Strasburgo del 3 settembre scorso, pronuncia che è pertanto divenuta definitiva.
A questo punto il Governo dovrà, entro il 3 giugno 2014, comunicare alla Corte il termine finale entro il quale pagherà la rivalutazione dell’indennizzo “ad ogni persona che beneficia dell’indennità prevista dalla L. 25/2/92 n. 210, a partire dal momento in cui è stata riconosciuta a quest’ultima, indipendentemente dal fatto che l’interessato abbia o meno avviato una procedura volta ad ottenere tale indennità“.
Alberto Cappellaro