Il 29 luglio 2009 ho partecipato ad un riunione convocata dal Ministero della salute per informare sullo stato delle transazioni.
All’incontro, durato poco più di un’ora, hanno presenziato anche il Dott. Palumbo e il Sottosegretario con delega alla salute on. Martini.
Nella prima parte della riunione il Dott. Palumbo ha informato in merito allo stato del decreto interministeriale e, al termine della sua relazione, è emersa l’imprecisione delle informazioni circolate nell’ultimo mese (tutte, peraltro, di fonte governativa e/o parlamentare): in particolare, non corrispondeva al vero che il decreto fosse stato già trasmesso alla Corte dei conti.
Il decreto, già sottoscritto da tempo dal Ministro del lavoro e della salute Sacconi, è stato firmato dal Ministro Tremonti intorno al 20 luglio scorso, dopo una complessa istruttoria interna da parte del Ministero dell’economia.
Dopo un ultimo controllo da parte degli Uffici centrali di bilancio dei due Ministeri sopra citati, nei prossimi giorni il decreto verrà inviato in Corte dei conti, che adotterà i provvedimenti di propria competenza entro trenta giorni.
Il decreto verrà quindi pubblicato nella Gazzetta Ufficiale: tenuto conto della pausa ferragostana, si prevede per metà/fine settembre.
Insieme al decreto verrà pubblicata anche la circolare attuativa, già pronta ad eccezione di pochi dettagli formali ed un cui estratto verrà anticipato sul sito del Ministero nei prossimi giorni: gli avvocati potranno prenderne visione ed eventualmente formulare richieste di chiarimenti e/o suggerimenti.
Il termine per la trasmissione delle domande sarà di novanta giorni, a decorrere dalla pubblicazione della circolare in Gazzetta Ufficiale.
Durante questi tre mesi il Ministero dovrebbe continuare il proprio lavoro, già iniziato, di predisposizione dei moduli transattivi e cioè dei documenti contenenti le proposte economiche da sottoporre ai danneggiati: proposte che terranno conto dei criteri contenuti nel decreto interministeriale (età del danneggiato, presenza di una eventuale sentenza favorevole ecc..) e del parere dell’Avvocatura generale dello Stato.
Questi moduli confluiranno quindi in un ulteriore decreto interministeriale, che verrà però pubblicato senza che sia necessario un nuovo parere del Consiglio di Stato (con tempi, quindi, che dovrebbero essere molto più brevi).
Il procedimento dovrebbe concludersi con la stipula dei singoli atti transattivi, che saranno vistati dall’Avvocatura generale dello Stato: un controllo esclusivamente formale mediante il quale l’Avvocatura si limiterà a certificare che il singolo atto transattivo è compatibile con uno dei moduli transattivi, senza entrare nel merito della singola transazione.
La seconda parte della riunione è stata dedicata agli interventi dei partecipanti.
Benchè ripetutamente sollecitati in merito, nè il Dott. Palumbo nè l’on. Martini hanno fornito alcun chiarimento in merito ai seguenti punti:
a) quale sarà l’interpretazione ministeriale della norma del decreto che prevede che, nella stipula delle transazioni, si tenga conto anche della prescrizione;
b) quali saranno i criteri di accesso alla transazioni e, conseguentemente, chi ne sarà escluso;
c) quali saranno il contenuto ed i tempi del c.d. decreto “salvaesclusi” e cioè del provvedimento parlamentare con il quale si dovrebbero risarcire coloro (o parte di coloro) che rimanessero esclusi dalla transazione.
Su questi punti il Ministero si è limitato a dire che:
a) è essenziale che tutti gli interessati presentino domanda di accesso alla transazione;
b) il decreto “salvaesclusi” potrà essere determinato nei contenuti solo quando si saprà con certezza il numero degli esclusi: e ciò sarà possibile solo dopo che saranno state esaminate tutte le domande, per evitare problemi di genericità di contenuto e/o di copertura finanziaria;
c) la circolare attuativa non conterrà alcun riferimento al problema della prescrizione.
Nel complesso ed in sintesi, pur prendendo atto che nel corso della riunione sono state fornite informazioni utili, mi pare che il Ministero abbia perso una grossa occasione per fare maggiore chiarezza sui criteri di accesso alla transazione.
Alberto Cappellaro
All’incontro, durato poco più di un’ora, hanno presenziato anche il Dott. Palumbo e il Sottosegretario con delega alla salute on. Martini.
Nella prima parte della riunione il Dott. Palumbo ha informato in merito allo stato del decreto interministeriale e, al termine della sua relazione, è emersa l’imprecisione delle informazioni circolate nell’ultimo mese (tutte, peraltro, di fonte governativa e/o parlamentare): in particolare, non corrispondeva al vero che il decreto fosse stato già trasmesso alla Corte dei conti.
Il decreto, già sottoscritto da tempo dal Ministro del lavoro e della salute Sacconi, è stato firmato dal Ministro Tremonti intorno al 20 luglio scorso, dopo una complessa istruttoria interna da parte del Ministero dell’economia.
Dopo un ultimo controllo da parte degli Uffici centrali di bilancio dei due Ministeri sopra citati, nei prossimi giorni il decreto verrà inviato in Corte dei conti, che adotterà i provvedimenti di propria competenza entro trenta giorni.
Il decreto verrà quindi pubblicato nella Gazzetta Ufficiale: tenuto conto della pausa ferragostana, si prevede per metà/fine settembre.
Insieme al decreto verrà pubblicata anche la circolare attuativa, già pronta ad eccezione di pochi dettagli formali ed un cui estratto verrà anticipato sul sito del Ministero nei prossimi giorni: gli avvocati potranno prenderne visione ed eventualmente formulare richieste di chiarimenti e/o suggerimenti.
Il termine per la trasmissione delle domande sarà di novanta giorni, a decorrere dalla pubblicazione della circolare in Gazzetta Ufficiale.
Durante questi tre mesi il Ministero dovrebbe continuare il proprio lavoro, già iniziato, di predisposizione dei moduli transattivi e cioè dei documenti contenenti le proposte economiche da sottoporre ai danneggiati: proposte che terranno conto dei criteri contenuti nel decreto interministeriale (età del danneggiato, presenza di una eventuale sentenza favorevole ecc..) e del parere dell’Avvocatura generale dello Stato.
Questi moduli confluiranno quindi in un ulteriore decreto interministeriale, che verrà però pubblicato senza che sia necessario un nuovo parere del Consiglio di Stato (con tempi, quindi, che dovrebbero essere molto più brevi).
Il procedimento dovrebbe concludersi con la stipula dei singoli atti transattivi, che saranno vistati dall’Avvocatura generale dello Stato: un controllo esclusivamente formale mediante il quale l’Avvocatura si limiterà a certificare che il singolo atto transattivo è compatibile con uno dei moduli transattivi, senza entrare nel merito della singola transazione.
La seconda parte della riunione è stata dedicata agli interventi dei partecipanti.
Benchè ripetutamente sollecitati in merito, nè il Dott. Palumbo nè l’on. Martini hanno fornito alcun chiarimento in merito ai seguenti punti:
a) quale sarà l’interpretazione ministeriale della norma del decreto che prevede che, nella stipula delle transazioni, si tenga conto anche della prescrizione;
b) quali saranno i criteri di accesso alla transazioni e, conseguentemente, chi ne sarà escluso;
c) quali saranno il contenuto ed i tempi del c.d. decreto “salvaesclusi” e cioè del provvedimento parlamentare con il quale si dovrebbero risarcire coloro (o parte di coloro) che rimanessero esclusi dalla transazione.
Su questi punti il Ministero si è limitato a dire che:
a) è essenziale che tutti gli interessati presentino domanda di accesso alla transazione;
b) il decreto “salvaesclusi” potrà essere determinato nei contenuti solo quando si saprà con certezza il numero degli esclusi: e ciò sarà possibile solo dopo che saranno state esaminate tutte le domande, per evitare problemi di genericità di contenuto e/o di copertura finanziaria;
c) la circolare attuativa non conterrà alcun riferimento al problema della prescrizione.
Nel complesso ed in sintesi, pur prendendo atto che nel corso della riunione sono state fornite informazioni utili, mi pare che il Ministero abbia perso una grossa occasione per fare maggiore chiarezza sui criteri di accesso alla transazione.
Alberto Cappellaro