Con sentenza n. 3879 del 2009 la Corte di cassazione ha chiarito che, in caso di morte del danneggiato, i ratei maturati prima del decesso ma non riscossi dal defunto spettano a tutti i suoi eredi, inclusi quelli che non sono compresi nell’elenco di cui all’art. 2 comma 3 della legge 210/92 (che sono, nell’ordine, il coniuge, i figli, i genitori, i fratelli minorenni, i fratelli maggiorenni inabili al lavoro).
Inoltre la Corte ha precisato che tale diritto esiste a prescindere dal fatto che il decesso sia stato provocato dall’epatite.
Legame che deve invece esistere qualora gli eredi (ed in questo caso solo quelli previsti dall’art. 2 sopra citato) intendano chiedere l’assegno una tantum o l’assegno reversibile disciplinati da questa medesima norma.
Inoltre la Corte ha precisato che tale diritto esiste a prescindere dal fatto che il decesso sia stato provocato dall’epatite.
Legame che deve invece esistere qualora gli eredi (ed in questo caso solo quelli previsti dall’art. 2 sopra citato) intendano chiedere l’assegno una tantum o l’assegno reversibile disciplinati da questa medesima norma.
Alberto Cappellaro